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Gli Illuminati - Chi siamo

Messaggio (Pagina 1 di 1)

#1

Admin

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Posted Ven Lug 11, 2014 10:19 am

 



Mafalda: Sono a colloquio con Moreno Sponton, il primo autore del blog "Risposte Cristiane", che ha gentilmente acconsentito ad una intervista.
Caro Moreno, innanzi tutto, vorresti darci una breve presentazione personale?

Moreno: Ah, ma certo, carissima Mafalda, che Gesù ti benedica. Ho 53 anni e svolgo la professione di programmatore di sistemi gestionali per la burocrazia tecnica. Fin da bambino, ho sempre provato grande interesse verso la religione. Ricordo bene quanto mi piaceva frequentare il catechismo, dove le simpatiche suore con le loro eleganti livree da pinguini insegnavano a noi ragazzini come dovevamo comportarci per piacere al Signore Gesù, e non farlo soffrire ulteriormente, dopo tutti i patimenti che Lui ha dovuto subire per redimere l'umanità dal peccato.
Ho avuto qualche problema solo alla scuola media. Lì avevo un insegnante di religione... un prete, con la tonaca nera e un enorme naso rosso, che mi odiava perché stavo attento alle lezioni...

Mafalda: Ma come è possibile? Il prete ti odiava perché stavi attento?

Moreno: Sì, è pazzesco ma è andata così... parlava con tono sempre uguale per un'ora senza dire niente... impossibile cavare un senso da quello che diceva... e io mi sforzavo di seguire i suoi discorsi ma mi smascellavo dagli sbadigli, aveva un effetto ipnotico. Lui mi odiava per questo, e mi dava dei brutti voti. I miei compagni invece giocavano a battaglia navale, così si passavano l'ora e non avevano problemi.

Mafalda: E questa disavventura non ti ha allontanato dalla religione?

Moreno: No, niente affatto, anzi è stato proprio in seguito al ricordo di queste vicende, che, dopo aver studiato a fondo le Scritture, ho maturato l'idea di diffondere tra parenti ed amici il Verbo di Dio con parole semplici e chiare, affrontando i quesiti che la gente reale si pone, riguardo alla religione.

Mafalda: Questo è molto bello da parte tua. Spiega allora, è nata da ciò l'idea del blog?

Moreno: Sì, è nata proprio così, l'idea di mettere un blog su internet. Ho pensato che, le risposte che davo alle persone che mi interpellavano per avere un aiuto ad interpretare correttamente la Parola di Dio riportata nella Bibbia, potevano interessare anche a tanti altri. Pubblicarle su internet avrebbe permesso a tante persone di trovare le risposte che cercavano. Così è nato "Risposte Cristiane".

Mafalda: Quindi le domande che ricevi, provengono da persone reali, non sono inventate?

Moreno: Inventate?! No, certo che non sono inventate! All'inizio ho pubblicato le domande che mi erano state rivolte da amici e conoscenti, poi un po' alla volta ho cominciato a ricevere richieste per email da tanta gente... nelle ultime settimane ne sono arrivate tantissime, credo che ci vorrà molto tempo e molto impegno per rispondere a tutti, ma, con l'aiuto di Dio, vorrei riuscire ad accontentare proprio tutti. È anche per questo, che adesso ho raccolto un gruppetto di collaboratori...
Mafalda: Ecco, volevo anche chiederti come mai recentemente sono apparsi su "Risposte Cristiane" diversi nomi, sotto l'etichetta "Illuminati Cristiani". Chi sono questi, e come sono pervenuti sul blog?

Moreno: Si tratta di vecchi amici, perlopiù, che ho conosciuto nel corso delle mie ricerche sulla Bibbia. Sono buoni cristiani, e hanno ciascuno una approfondita conoscenza di diversi aspetti della teologia cristiana. Hanno raccolto il mio appello ad aiutarmi nel blog, per far fronte alle tante domande che stanno arrivando, e pregando insieme il Signore perché ci dia la giusta ispirazione, cerchiamo di trovare le risposte alle domande

Mafalda: Molti lettori però commentano con osservazioni poco lusinghiere i vostri articoli... molti pensano che si tratti di una burla... altri insinuano che le vostre interpretazioni delle Scritture siano sbagliate, e che ci sia addirittura l'ombra di Satana che si proietta sul blog...

Moreno: Chi può dire, ciò che è giusto e ciò che non lo è, quando si tratta di interpretare le Scritture? Solo Dio può conferire la capacità di interpretare la Sua parola, dissimulata nelle metafore della Bibbia e dei Vangeli. Per sapere se si sta interpretando correttamente, la chiave è chiedersi se ci sentiamo ispirati da Dio. Io, quando interpreto, mi sento sempre ispiratissimo! È accaduto pure che qualcuno abbia scorto un'aura di luce attorno alla mia testa, mentre me ne stavo chino davanti allo schermo del computer, intento a scrivere su "Risposte Cristiane"!

Mafalda: Fatto sta, che un sito quasi omonimo ha avvertito la necessità di avvisare i propri lettori di non aver nulla da spartire con il blog "Risposte Cristiane", e che secondo loro i vostri articoli sono frutto di fantasia; chiedono persino che cambiate nome al blog!

Moreno: Oh, sì, ho visto e mi dispiace, perché in realtà personalmente apprezzo molto il sito "Risposte Cristiane" della Chiesa Cristiana Evangelica di Bolzano. L'Alto Adige è sempre stata la mia meta preferita per le vacanze, per non dire quanto mi piacciano i canederli allo speck, inoltre i contenuti del sito sono ottimi e sono spesso fonte di utili informazioni per me.

Mafalda: Allora, le informazioni per i tuoi studi provengono da internet?

Moreno: In parte, sì. Oggi su internet si trova veramente tanto materiale interessante. Visito spesso i forum cattolici, sono delle vere miniere di preziose risorse... e quando viaggio in auto, ascolto costantemente "Radio Maria": è fantastica!

Mafalda: Ancora una domanda, ehm, un po'... intima. Molti degli argomenti trattati da te e dai tuoi collaboratori riguardano la sfera sessuale. Che genere di competenza specifica avete in materia?
Moreno: Oh, cara, tutto quello che ciascuno di noi suggerisce o propone ai nostri lettori, lo abbiamo verificato e provato personalmente. È una questione di coerenza, capisci.

Mafalda: Bhé, è davvero una dimostrazione di grande serietà da parte vostra. Si potrebbe dire persino che procedete con metodo scientifico sperimentale nelle vostre analisi bibliche?

Moreno: Ecco, sì, hai centrato il punto Mafalda, che la Grazia di Dio sia con te. Noi seguiamo un metodo scientifico e razionale analizzando la Bibbia, ma accompagnandolo sempre con la preghiera, perché è solo la preghiera che garantisce la correttezza delle risposte. Vedi, per esempio, quegli scienziati che stanno studiando il bosone di Higgs, che in maniera blasfema hanno rinominato "particella di Dio". Ma davvero ti pare che come dicono loro adesso il Creato non ha più bisogno di Dio per essere spiegato?

Mafalda: Eh, no, ci mancherebbe altro! Che terribile bestemmia! Come stanno le cose in realtà?

Moreno: Dunque, molti pensano che grazie alle scoperte scientifiche il posto che Dio ha nel mondo si riduca sempre di più e che le cose che rimangono da scoprire a cui attribuire la paternità a Dio siano sempre meno numerose e meno importanti per la vita di tutti i giorni di noi cristiani.[/size]
[size=18]Ma non si rendono conto che in realtà non stanno facendo altro che descrivere quello che Dio è veramente, cioè che Dio è nascosto dappertutto. È proprio vero, lo stanno accantonando negli angoli bui, nei dimenticatoi, nei sottoscala del sapere, ma lì Dio ci sta benissimo. Dio è umile, non ama mettersi in mostra come gli scienziati che annunciano fieri le loro scoperte con squilli di tromba e fanfare, e poi magari dopo qualche anno si scopre che non era vero niente quello che proclamavano. No! Dio no, lui se ne sta tranquillo nei cantucci e ci protegge con il Suo esempio dal cadere in comportamenti vanagloriosi e superficiali, ci invita a scavare nel profondo, dentro di noi, e a trovarLo nel nostro cuore, come l’icona del Pellicano che si becca il petto fino a farne fuoriuscirne il cuore (simbolo del Sacro Cuore di Gesù Cristo Nostro Signore). Così noi dobbiamo esplorare le nostre interiorità fino a far risplendere la Verità di Nostro Signore e illuminare il buio delle false verità scientifiche.

Mafalda: Moreno, mille grazie per la tua gentilezza. Sei stato davvero molto chiaro. Vuoi aggiungere qualche parola per i tuoi lettori?

Moreno: Grazie a te, Mafalda, sorella in Cristo benedetta dal Signore. Ai lettori dico: grazie della vostra fiducia, io non la merito, ma con l'assistenza di Dio cercherò di trovare la Guida che mi conduca sulla retta via, in modo da poter indicare anche a voi la strada che il Signore vuole che noi percorriamo per giungere a Lui. Pregate sempre, e abbiate fede!

http://rispostecristiane.blogspot.it/2012/08/intervista-moreno.html]



Ultima modifica di Admin il Mer Set 03, 2014 2:37 pm - modificato 2 volte.



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#2

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Amministratore

Posted Ven Lug 11, 2014 10:25 am

 
Girolamo


Girolamo: Mi chiamo Girolamo, ho 42 anni, appartengo alla Confessione Cristiano Cattolica, sono nato in Svizzera, ma vivo in Italia ormai da molti anni.
Conobbi Moreno durante una delle numerose conferenze Teologiche che si svolgono ogni anno nel mio Cantone d’origine, ricordo che ne fui subito rapito; la sua persona emanava un'energia spirituale che mai avevo percepito in vita mia, nel suo sorriso scorgevo la luce della Virtù e nella sua parola, la poderosa forza della Fede, quella che spacca le montagne, che non si arresta neanche davanti all'evidenza.

Il mio percorso spirituale però, arriva da ben più lontano. 
Fin da ragazzino ho sempre manifestato una grande predisposizione per la liturgia, scaturita anche per merito di mia madre, la quale mi leggeva ogni sera una pagina della Bibbia per addormentarmi, come fosse la favola della buona notte.
I miei libri preferiti erano il Levitico ed il Deuteronomio, ricordo che quando mamma terminava il racconto, ero così desideroso di sapere il resto, che stentavo a prender sonno, e così di nascosto prendevo una piccola torcia, e nel buio delle coperte leggevo ore ed ore.

Fui un bambino prodigio, ad appena cinque anni imparai a leggere sul breviario parrocchiale che i miei nonni mi regalarono per il Santo Natale, e in soli due anni, passai alla lettura ed alla prima interpretazione, seppur certamente infantile, dell’Antico Testamento.
Alla mia istruzione, dall'età prescolare a quella adolescenziale, fu deputato un rinomato Collegio Cristiano, nel quale potei proseguire fino alla chiusura del secondo ciclo di studi, al conseguimento della Licenza in Teologia.
Il terzo ciclo invece, lo conclusi in Italia, acquisendo al termine, il tanto agognato Dottorato in Sacra Teologia.

Mafalda: C’è un motivo particolare per il quale, nonostante questo vasto curriculum, lei non abbia mai preso i Voti?

Girolamo: In realtà no, il mio era vero e sincero sentimento per Cristo, non ho mai pensato che dovesse divenire un mestiere remunerato, mi bastava la Fede ed il sentirmi uno dei prediletti di Dio. Tanto è vero che per vivere svolgo un lavoro, come tutti.

Il motivo invece che mi spinse a cominciare gli studi accademici così in anticipo è presto detto, e ben più cupo: mia madre ritenne di allontanarmi da mio padre poiché questo fu improvvisamente colpito da una grave ossessione psicologica, e c’era il rischio che io ne subissi l’influenza, divenendo a mia volta, preda della sua ebbra dipendenza.

Mafalda: Suo padre aveva problemi di alcolismo?

Girolamo: No, di ateismo, aveva smesso di credere in Dio tutto d’un tratto, senza neanche una giustificazione.
Ero molto piccolo e non ricordo il decorso del suo disturbo mentale, ma ho memoria del suo ingiustificato rancore verso l’iconografia sacra, che cresceva di giorno in giorno fino a divenire vera e propria rabbia, esplosiva ed incontenibile, che lo portava giornalmente a nominare il Signore in malo modo, soprattutto quando mia madre lo accusava di essere nato ateo e di essersi finto Cattolico per abbordarla, nell'oratorio ove si erano conosciuti.

L’educazione Cattolica impartitami da mia madre, si scontrava aspramente e spesso con la blasfemia di mio padre, il cui intento era sempre stato quello di indottrinarmi, di farmi il lavaggio del cervello affinché io smettessi di credere in Dio.
Per fortuna lei, instancabile donna di fede, pur di non rompere il sacro vincolo del matrimonio con un divorzio, preferì affidarmi alle cure di quella struttura, di nascosto, un giorno nel quale mio padre era all'estero per lavoro.

Al suo ritorno, appreso il fatto, lui andò su tutte le furie e commise il gesto più vile, varcando l’uscio per l’ultima volta.
Oggi, se mi trovo ad essere sano nel corpo e libero nello spirito, lo devo tutto alla mia cara madre, di cui porto il ricordo e la testimonianza. 
Se dentro di me custodisco i sani principi del Cristianesimo, se la mia devozione a Dio è totale, se il mio orientamento sessuale è ora retto e sano, devo ringraziare soltanto lei, mentre per il mio padre biologico, reo d’averci abbandonato al nostro destino, non provo altro che profondo disgusto.

Mafalda: Cosa c’è che non va nel suo orientamento sessuale?

Girolamo: Ora nulla, grazie a Dio. Ma c’è stato davvero un lungo periodo della mia vita in cui ho sofferto di una terribile malattia, che mi incatenava in una natura a me aliena, che istillava dentro la mia mente pensieri di lussuria insana, che mi rendeva preda di malevoli istinti morbosi.

Ebbene sì, fino ai ventotto anni d’età ho sofferto di omosessualità. Nel mio passato di ex-gay, ricordo l’insostenibile senso di colpa che mi attanagliava dopo ogni rapporto contro natura, ed i Padre Nostri di riparazione che puntualmente ne seguivano.
È stato sicuramente il periodo più nero della mia intera esistenza.
Ma ora è finito per sempre.

Mafalda: Vuole raccontare qualche dettaglio?

Girolamo: Certo, non ho alcun imbarazzo, fa parte della mia storia.
Eravamo in molti in quella struttura, ragazzi di tutte le età, abbandonati dai genitori per la loro condizione di diversi oppure semplicemente fuggiti, come reietti della società, costretti nella vergogna e nel segreto, in attesa di quel sacerdozio che li avrebbe resi refrattari alla pericolosa deriva gay, o almeno questo era quello che credevamo.

Alcuni ardevano all'idea di sposarsi figuratamente con il Cristo; erano convinti che per tenersi lontano dal vizio, bastasse una profonda fedeltà coniugale unita all'impossibilità di commettere, per ovvi motivi, peccati contro-natura con il Redentore.
Purtroppo per loro, quasi nessuno era dotato di cotanta lealtà, per cui taluni cedevano alla tentazione e tradivano Gesù, macchiandosi del peccato di sodomia.

Altresì, era convinzione diffusa che l’apostolato sollevasse in modo definitivo dalle tentazioni poiché si pensava inducesse gli stessi meccanismi psicologici che si manifestano in chi enuncia pubblicamente il desiderio di smettere di fumare o di cominciare una ferrea dieta dimagrante.
I giuramenti pubblici, che altro non sono che voti minori, costituiscono spesso ferrei deterrenti poiché obbligano chi li compie al massimo sforzo di volontà, onde non dover pubblicamente ammettere la sconfitta e il proprio fallimento. 

Inoltre, chi manifesta le proprie rette e probe intenzioni, si sente sollevato e moralmente incoraggiato dai testimoni davanti ai quali si è pronunciato, riuscendo ad acquisire un ulteriore aiuto a perseverare nel bene.
Anche se al giuramento del sacerdozio, assisteva il Testimone dei Testimoni, Dio in persona, inutile dire che queste idee, semplicemente non corrispondevano alla realtà, ma molti di noi lo scoprirono molto dopo.

Reprimendo i nostri istinti animaleschi, non facevamo che sostituire ad una piccola serie di modesti peccati, lavabili con semplice confessione, una grossa esplosione ritardata di omosessualità, con conseguenze catastrofiche su di noi stessi e sull'immagine della Chiesa, costretta purtroppo ogni giorno a minimizzare sulla questione, per salvaguardare giustamente l’onore di quei sacerdoti vittime di ricaduta.
Io era tra i più fortunati: sapevo che non occorreva prendere i voti per guarire dall'inversione, ma bastava soltanto preghiera e dedizione, oltre che concreto aiuto da parte delle nostre esperte guide spirituali.
Mi insegnarono che l’omosessualità andava respinta, combattuta, odiata, io imparati presto a farlo, partendo proprio da quella insita in me.

Mafalda: Lei odia gli omosessuali?

Girolamo: Non l’ho mai affermato. E poi, che io li odi o no, mia cara Mafalda, non fa alcuna differenza, poiché è Dio in persona che li odia, e tanto basta.
A scanso di equivoci, è riportato sia nel Vecchio Testamento:

Levitico 20,13 «Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte: il loro sangue ricadrà su di loro.»

Che nel Nuovo Testamento:

Rom 1,24-28-32 «Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento. E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balia d'una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno. [...] E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.»

Non c’è rischio di mal interpretazione tanto sono chiari e cristallini questi precetti.

Mafalda: L’atteggiamento della Chiesa sembra leggermente diverso però; si sente spesso parlare di indulgenza e assoluzione nei confronti di questi individui. 
Lei come giudica un sacerdote che accoglie al perdono una di queste persone, invocando l’amore infinito ed universale di Dio per tutte le sue creature?

Girolamo: È chiaro che i sacerdoti che adoperano quest’approccio, sanno bene di disattendere i precetti biblici.
Tuttavia è sempre consigliato rassicurare chi si sente colpevole ed è in cerca di consolazione perché soltanto attraverso questa bugia a fin di bene è possibile accaparrarsi la pecora smarrita, prima che il Demonio la marchi e ne faccia servitù.

L’assoluzione è ciò che l’omosessuale si aspetta, la fiducia guadagnata che ne deriva, costituisce il perfetto cavallo di Troia attraverso il quale il sacerdote ha accesso alla sfera emotiva del bisognoso.
In questo modo, senza neanche accorgersene, egli comincerà il suo cammino di confessione, redenzione e liberazione.

Questa prassi fa parte del bagaglio tecnico di qualunque buon pastore, ma purtroppo sempre più spesso mi capita di vedere sacerdoti che non resistono alla tentazione di dire subito la verità all'omosessuale  con il risultato che questi poi s’offende e lascia la Chiesa sbattendo la porta, per non farvi mai più ritorno.
Molte occasioni perse, dunque.

Mafalda: Perché si diventa gay?

Girolamo: Per moda, senza dubbio.
Viviamo in una società corrotta, così satura di benessere ma priva di valori che ai giovani d’oggi cosa resta, se non l’omofilia, come ultimo sfogo di trasgressione contro se stessi e contro Dio?

La colpa di ciò non ricade certo sulla Chiesa, ma su quei genitori che, magari in buona fede, non hanno saputo correggere gli atteggiamenti effeminati dei propri figli, o peggio, li hanno addirittura incentivati (come accade nella cultura atea, ad esempio), senza indirizzarli verso un’espressione dell’amore non in contrasto con le leggi della Natura.
Oltre a questi, ci sono casi rari di persone affette da questo disturbo fin dalla nascita, ed io ero incluso proprio questa categoria di soggetti.

Anche la scienza medica è d’accordo, ad oggi non si riesce a capire se ci si nasce o ci si diventa, ma questo poco ci importa: quello che conta è che questa patologia, al pari di tutte le altre (ed anche peggio, visto che è avversata dall'Onnipotente  sia estirpata dall'umanità attraverso la preghiera e la redenzione.

Mafalda: Quali sono i sintomi di questa patologia?

Girolamo: Vede, io non la chiamerei proprio “patologia”, bensì “psico-patologia”, poiché è un disturbo che riguarda soltanto la sfera psichica, non ha interazioni, se non molto lievi, sul piano fisico.
Sappiamo che colpisce gli esseri umani tra i 5 e i 50 anni, è probabilmente trasmissibile, (pur non conoscendosi ancora il veicolo di trasmissione), e si manifesta anche in molte specie animali.

I sintomi, che un bravo genitore deve saper riconoscere, per i maschi sono: uso di vestiti scuri o stretti, uso di accessori equivoci quali collane, orecchini, bracciali e spille, andatura ondeggiante, taglio di capelli a caschetto o con la frangia di lato a coprire un occhio, smalto per unghie, passione per la moda, narcisismo, cura eccessiva dell’igiene, padronanza linguistica, uso della mimica gestuale e tendenza a masticare a bocca aperta. Ah, non dimentichiamoci della locuzione "cioè", l'indizio più inequivocabile del passaggio all'altra sponda.
I genitori che riconoscano nel proprio figlio due o più di questi sintomi, farebbero bene a correre ai ripari, prima che sia troppo tardi.

Mafalda: Si può guarire dall'omosessualità?

Girolamo: Ovvio, altrimenti non sarei qui a raccontarlo!
Se non ci fossi riuscito, il virus dell’Aids mi avrebbe probabilmente mandato al Creatore.
La cura è dolorosa per il corpo e logorante per lo spirito, ma guarire è possibile, ed io ne sono la prova.

Mafalda: In che senso, dolorosa per il corpo?

Girolamo: Proprio nel senso letterale della parola.
Il trattamento curativo somministratomi, consisteva in una serie di clisteri d’acqua benedetta, per un totale di circa otto litri, una volta a settimana, dopo il Sacramento della confessione, coadiuvati giornalmente con una potente dose di lassativo a base d’olio di lino e tarassaco, a costante monito di corretto uso del deretano.

Il trattamento immunizzante invece, a difesa e tutela della mia integrità anale, consisteva nella pratica della fustigazione delle natiche mediante frasche d’olivo e successiva aspersione delle terga con olio battesimale misto a permanganato di potassio.
Il dolore che ne scaturiva era tanto fisico quanto spirituale, ed il bruciore dell’unguento sui graffi provocati dalle coriacee fronde, era volto ad impedire a chiunque di premere il ventre contro il fondo-schiena dolorante di chiunque altro.

Purtroppo, a volte, ciò mi precludeva per qualche giorno la seduta, ma non ne feci mai una colpa alla mia guida-custode, che incarnava il motto “melius abundare quam deficere” per timore che, risparmiando nerbate, io potessi non urlare di dolore ma anzi sottacere in caso di misfatto.

L’ultimo metodo di contenimento dell’omosessualità, era di natura alimentare e consisteva in una particolare dieta collegiale molto ricca di peperoncino Habanero, la quale fungeva da deterrente poiché provocava in noi una fisiologica e costante piccola infiammazione del tratto rettale.
La capsaicina, veicolo della piccantezza e del bruciore, in caso di atto contro natura, si trasferiva dallo sfintere del ricevente al membro del donatore, inibendo la penetrazione ed evitando il peccato di sodomia.
Ancora oggi pensi, tant'è l’abitudine, non posso fare a meno dei miei adorati peperoncini, che coltivo con amore e dedizione.

Mafalda: Non conoscevo la sua passione botanica... 
Comunque i metodi da lei enunciati paiono molto cruenti, al limite della violenza, non le pare?

Girolamo: Non direi proprio, cara Mafalda.
Maniere ben più severe erano riservate alle “cripto-checche isteriche”, come venivano malignamente nominate le persone gay di quinto livello, anch'esse ospitate dal convitto ma in una apposita sezione della struttura.

Il loro trattamento sanitario, oltre che lunghi ed intensi periodi di raccoglimento liturgico, prevedeva anche percosse fisiche, castigo, umiliazioni psicologiche, e nei casi più gravi, di una o più sedute di esorcismo, volte a scacciare gli immondi demoni dell’inversione. Fui personalmente testimone di un estenuante rito alla fine del quale, il posseduto crollò a terra per un collasso cardiocircolatorio, espellendo con forza dall'ano l’infame spirito che lo abitava, sotto forma di gas nauseabondi. 

Lo vidi rinvenire poco dopo, completamente depurato. 
È alla luce di fatti come questi che io mi sento di difendere con tutta franchezza tali trattamenti che, pur potendo apparire brutali e spietati ai più, hanno permesso la salvezza di centinaia di persone che come me, ora possono ringraziare il Signore di essersi liberati per sempre dall'orrendo supplizio omofilo.

Mafalda: Consiglierebbe il ricovero presso quel suo Collegio ai ragazzi che oggi giorno soffrono di questo morbo?

Girolamo: Beh, proprio il mio stesso collegio certamente no, visto che è stato chiuso parecchi anni or sono.
Però vorrei cogliere l’occasione per svelarle in anteprima il mio progetto e quello di molti altri volontari con i quali collaboro, (non finirò mai di ringraziarli). 

Stiamo progettando in Svizzera, l’apertura di un centro di disintossicazione da omosessualità, una vera e propria clinica di recupero per gay, che avrà anche il compito di fornire assistenza concreta sul territorio (solo elvetico, per ora) e quello di fare prevenzione negli istituti scolastici medi e superiori, mediante corsi di educazione etero-sessuale.

Sarà dissimile dalle strutture collegiali in quanto, essendo più contenuto negli spazi, non permetterà l’alloggio dei pazienti, ma sarà altrettanto efficace, potendo contare sull'efficiente lavoro di molti Cristiani, quali illustri medici, psicologi o semplici volontari. Abbiamo già stanziato una grossa cifra per l’organizzazione e la struttura, siamo in attesa delle relative licenze di esercizio e contiamo di inaugurare il centro per Natale 2013.

Per il momento non posso dire di più, ma senz'altro lei sarà tra i primi ad essere informata degli ulteriori sviluppi.
Guarire dall'omosessualità non sarà mai stato così facile, solo per chi lo vorrà, ovviamente: nel rispetto della libertà di cura.

Mafalda: È un progetto straordinario, aspettiamo con ansia la sua realizzazione, intanto le faccio i miei più sinceri auguri!

Girolamo: Lo credo anche io. E tutti noi, se davvero vogliamo definirci Cattolici, dovremmo aspramente portare avanti la battaglia della Cristianità, che non è soltanto quella in favore della famiglia naturale e contro l’omofilia, ma anche quella contro l’aborto, contro l’uso di cellule staminali, contro l’eutanasia, contro il testamento biologico, contro le coppie di fatto, contro l’invasività della scienza e contro chi avversa il Signore nostro. 

Solo alle persone meno accorte sarà sfuggito infatti, che terremoti, tsunami, uragani, eruzioni vulcaniche ed altre manifestazioni violente della natura che portano morte e devastazione, altro non sono che giuste punizioni inflitteci da Dio per non aver rispettato i suoi comandamenti. 
Questi mali affliggono il mondo, lo porteranno al collasso, non dobbiamo dimenticarlo mai.

Mafalda: Amen, mi vien da dire. Professore, mi duole dirle che il tempo a nostra disposizione è ahimè terminato.
A nome mio e dei lettori, le porgo un sentito “grazie”, ed anche se oggi mi sarebbe piaciuto affrontare pure altre tematiche, devo dire che questo colloquio è stato davvero piacevole ed interessante.
Rinnovo i miei auguri per il suo progetto e le auguro di trascorrere una serena giornata. 

Girolamo: Ringrazio lei del suo tempo dedicatomi, ricambio cordialmente il saluto e che il Cielo la benedica.



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Posted Ven Lug 11, 2014 10:31 am

 
Profundo Martinez

Cari fratelli e sorelle in Cristo,
Sono Mafalda, la coordinatrice del Risposte Cristiane Fans Club, e ancora una volta ho l’onore di condurre un’intervista ad un Illuminato Cristiano. Chi mi conosce attraverso facebook sa che il mio sogno è scrivere un giorno per il settimanale “Miracoli”, e spero che queste interviste possano farmi conoscere un po’ nell’ambiente Cristiano come giornalista esperta di temi sacri. Ringrazio Moreno che mi dà l’opportunità di condurre interviste su un blog a così alta visibilità come Risposte Cristiane, e do il benvenuto all'Illuminato Profundo Martinez.



INTERVISTA A PROFUNDO MARTINEZ


Mafalda – Buonasera Illuminato Profundo. Lei è finora rimasto una figura un po’ nascosta tra gli Illuminati Cristiani, ed è da tutti considerato un saggio silenzioso che però non esita a mettere la sua grande conoscenza a disposizione dei giovani che ne abbiano bisogno. Ci può brevemente raccontare la sua storia?
Profundo – Buonasera a te Mafalda, e un saluto a tutti i lettori del blog. Sì è vero, sono una persona piuttosto riservata, sai, la contemplazione, così come l’adorazione, è una delle attività che preferisco e mi piace parlare solo quando è necessario. Ti racconto in poche parole la storia della mia lunga vita – sono discendente di italiani emigrati in sudamerica. Mio nonno materno fuggì con la famiglia dalle carestie conseguenti la prima guerra mondiale ed il fascismo, ed arrivò con un barcone pieno di emigranti in Venezuela dove ha vissuto in povertà con la sua famiglia di ben 14 bambini. L'unico libro che avevano in casa era la Bibbia. Mia nonna materna, che era italiana e cattolicissima, non aveva mai imparato a leggere e quindi mi ritrovai a leggere i Vangeli in italiano per lei sin da una tenera età.

Ho così imparato l’italiano ed ho anche iniziato a frequentare varie chiese di varie confessioni, ma leggendo la Bibbia ho capito che la vera e unica Chiesa era solo quella Cattolica Apostolica Romana ed ho deciso quindi di partire per l'Italia per diventare sacerdote, e specializzarmi in esorcismi.

Sono andato in pellegrinaggio a Roma e poi in un paesino del nord Italia, Almenno San Salvatore, nel bergamasco. È il paese natale di Moreno, che avevo conosciuto attraverso il grandioso portale web della parrocchia. Fatti un giro sul loro sito, il portale l’ha creato proprio Moreno, che come sai è uno sviluppatore software, gratia et amore deis, per maggior lode al Signore.
Ecco il link:

http://www.almennosansalvatore.bg.parrocchiesulweb.it/

Lì i fedeli della parrocchia della pianura padana mi parlavano di questo uomo che era stato visto con un'aureola attorno alla testa mentre scriveva al computer. Ho voluto conoscere Moreno: ho sentito come una freccia in me che mi indicava che dovevo seguire quell'uomo, e sentivo i piedi leggeri come se volessero seguire il suo cammino.

Dicono di Moreno i suoi paesani: "Moreno ol Signùr e la Madona ghe vol bé, al vist na curuna al capo. L'è un bon fio, el te porteres l'acqua anche co i orège. Al canta bé come ü canarì de foss. L'è intrek come öna bora. Ol diaol nol zöga dét, el scapa via. Nol ghà pecat, sbaja pò i précc a dì mèsa, lu no. L'ha ést ol lüf, el lüf se ghà mansìo."
(La traduzione: "A Moreno Gesù e la Madonna gli vogliono bene, l'ho visto con un'aureola attorno alla testa. E’ un bravo ragazzo, ti porterebbe l'acqua con le orecchie. Canta bene (nel coro della chiesa) come il canarino di fosso. è tutto d'un pezzo, come un tronco d'albero. Il diavolo non scherza con lui, scappa via. Non ha peccato, il prete sbaglia a dir messa, ma lui no. Ha visto un lupo, e il lupo si è ammansito (come San Francesco)").




Mafalda – E quindi dopo aver conosciuto Moreno non è più diventato sacerdote? Cosa è successo esattamente? Com’è iniziata la collaborazione con Risposte Cristiane?

Profundo - Moreno mi ha invitato una volta ad un barbecue organizzato per espiare un peccato di bestialità di un lettore del blog di Risposte Cristiane, che all’epoca Moreno gestiva da solo. Da lì ho iniziato a frequentare gli illuminati e specialmente Cristoforo con cui a volte andiamo a pescare in barca, come Davide e Gionata.

La mia rinuncia alla vocazione sacerdotale è avvenuta nel più classico dei modi: frequentando i seguaci di Moreno ho conosciuto una sorella in Cristo, e quindi ho rinunciato all'idea di diventare prete per sposarla.
Però ho mantenuto salda la mia fede, che mi ha spinto a studiare nuovamente la bibbia sotta l’esperta guida di Moreno.

Un giorno Moreno raccontandomi dei problemi che aveva per rispondere alle migliaia di lettere sul Blog, mi ha chiesto aiuto, e per me è stato grande l'onore di poter dare una mano alla nostra guida spirituale.
Poi ho partecipato a tutti gli incontri con gli Illuminati e, come puoi vedere, sono diventato un illuminato io stesso.




Mafalda - Ci parli di Risposte Cristiane. Il blog ha avuto un enorme successo e in molti si chiedono: qual’è la ragione del clamore suscitato dai vostri insegnamenti?

Profundo - La ragione è semplice, Mafalda. Noi di Risposte Cristiane vogliamo far conoscere la parola di Gesù attraverso gli argomenti che veramente interessano i giovani italiani. È pieno di siti che danno risposte ai quesiti tradizionali sulla dottrina cattolica, ma solo Risposte Cristiane si occupa dei veri problemi che capitano nella vita quotidiana di ognuno di noi. Tra questi argomenti ci sono anche il sesso e le droghe, che noi di Risposte Cristiane trattiamo senza tabù, con serenità e senza falsi pudori. Siamo i primi in Italia ad evangelizzare così, e abbiamo infatti avuto più di due milioni di visitatori sul nostro blog, senza contare la pagina Facebook che in alcune settimane è stata letta da più di 100.000 utenti. Ovviamente tra i temi trasgressivi da noi trattati (cristianamente), non poteva mancare la pornografia: siamo un gruppo di cristiani moderni e pensiamo che il sesso e la masturbazione siano un grande dono del Signore.


Guardate il nostro sito: potete vedere come attraverso dei semplici post che richiamano l’attenzione anche perché legati al sesso, abbiamo portato tanti giovani a leggere la Bibbia, perché uno può essere cristiano e trasgressivo allo stesso tempo.




Mafalda - Molti lettori però si domandano se sia sana questa esplorazione continua da parte dei lettori del blog del limite della sessualità che ci consente nostro Signore. A quanto pare centinaia di cristiani che scrivono a Moreno praticano le pratiche sessuali più estreme e sconvolgenti ma allo stesso tempo sono alla ricerca della Verità contenuta nei Vangeli. Questa non le sembra una contraddizione?

Profundo - Cara e dolce Mafalda, questa è una domanda complessa la cui risposta richiede concetti di alta teologia. Le domande che i seguaci degli Illuminati Cristiani si pongono sono perfettamente naturali, anzi, l’esplorazione della sessualità e di altre pratiche che alcuni possono definire “estreme”, come i gang bang e il bukkake, è frutto dell’innata curiosità del nostro Spirito, che è alla ricerca della Verità e quindi ne esplora i limiti.
Lo Spirito infatti trova la sua Verità solo quando trova se stesso in una situazione in cui viene dilaniato. Non è necessario solo il positivo, che disdegna il negativo, che lo guarda e passa oltre, giudicandolo sbagliato o inutile, e rivolge altrove l’attenzione. Al contrario, il potere dello Spirito è al massimo nel momento in cui guarda in faccia il negativo, immergendosi in esso. Anche Gesù passava il proprio tempo con i peccatori e con le prostitute, perché è solo conoscendo sia il male sia il bene che la Verità può emergere. Per questo Gesù si recò nel deserto per essere tentato da Satana per quaranta giorni e quaranta notti: se non avesse conosciuto il negativo, non avrebbe nemmeno potuto conoscere il positivo. Non avrebbe capito dove si trova il limite che li separa.
E quello che facciamo noi Illuminati Cristiani è proprio questo: portare la Luce del Signore, cioè la Verità Divina, proprio là dov’è il limite tra positivo e negativo, per far capire a chi ci scrive dov’è situato il confine tra i due. Se parlassimo di banalità non esploreremmo proprio nessun limite, non ti pare?

Mafalda - Senza dubbio è così, Profundo. La ringrazio tantissimo per averci concesso questa intervista. Che le sue parole possano guidarci sul Cammino di Gesù!

http://rispostecristiane.blogspot.it/2014/01/intervista-profundo-martinez.html



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